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Francesca da Rimini di R. Zandonai   Proiezione dell’opera lirica, MET 1984 
con  Renata Scotto e Placido Domingo 
 

Pellico 200 e Francesca d'Italia
Il poeta patriota 
E l’eroina della Libertà 
Cimeli in mostra nel bicentenario della edizione della tragedia di  Silvio Pellico 

 

Francesca al Cinema
Proiezione di film storici 1907 - 1949 

 

E 'L MODO ANCOR M'OFFENDE
Storie di donne offese dalla violenza. 
Pièce di teatro civile 
sulla violenza di genere 

 

 

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Tra fantasia e realtà

Spazi e luoghi dell'immaginario romantico

GIORNATE INTERNAZIONALI FRANCESCA DA RIMINI

X edizione

Gradara, Rocca Malatestiana, agosto-settembre 2018

Milano, Museo Poldi Pezzoli, 27 novembre

 

FRANCESCA ALL'OPERA

Francesca da Rimini, tragedia in quattro atti di Gabriele D'Annunzio,

ridotta da Tito Ricordi,

per la musica di Riccardo Zandonai

 

Gradara, Rocca Malatestiana, 23 agosto 2018, ore 20,45

 

Videoproiezione dell'opera lirica in scena nel 1984 al

Metropolitan Opera House di New York

con Renata Scotto e Placido Domingo,

diretta da James Levine

Edizione Deutsche Grammophon

 

Riduzione della durata da h. 2:43 a 0:53

a cura di Emanuele Franceschetti

elaborazione video di Bruno Monaco

 

La riproposizione dell'opera lirica Francesca da Rimini in scena

per la prima volta il19 febbraio 1914 al Teatro Regio di Torino,

è un omaggio allo straordinario musicista Riccardo Zandonai

[Sacco di Rovereto 1883- Trebbiantico di Pesaro 1944).

L'opera fu composta in dodici mesi dal ventiquattrenne

compositore trentine sul libretto che Tito Ricordi aveva tratto

dalla tragedia di D'Annunzio, tra Pesaro, ove seguiva i corsi del

conservatorio di cui diverrà direttore, e Sacco.

Quest'opera dalla triplice paternità ha saputo restituire, in

maniera affascinante e emozionante, una mitica storia antica

con una donna moderna come protagonista. Francesca che

viene alla luce nel 1914, infatti, non e più la personificazione

delle debolezze umane che sconta le sue colpe all'Inferno né la

vittima sacrifica le dei romantici patrioti del primo Ottocento, ma

una donna padrona dei suoi sentimenti e della sua passione.

Passione che è frutto d'amore e che Francesca vuol vivere nella

pienezza dei sensi, senza colpe e senza peccato, affermando con

orgoglio il suo diritto alla libertà.

La poesia e il teatro di D'Annunzio e la musica di Zandonai

trovano il punto più alto della loro sintonia nei due baci

appassionati che esplodono alla fine del terzo e del quarto atto

dell'opera.

Baci e gesti d'amore che, se per La Loro sensualità

sono certamente senza tempo e senza età, si connotano in

maniera incontrovertibile come espressione naturale di quella

terra magica per l'amore che, nella cultura occidentale dell'inizio

del Novecento, è l'Italia.

Baci italiani, quindi. Italiano il medio evo che fa da fondale alla

tragedia, italiano l'antico poema ove per la prima volta i baci

sono narrati e al quale, necessariamente, l'opera rimanda

la fantasia; italiana l'armonia poetica di questi nuovi versi e

italiana la forza prorompente della musica di Zandonai che li

accompagna; italiana la tradizione melodica delle voci e dei cori.

L'opera di Zandonai, giudicata dalla critica a volte venata di

verismo musicale, talvolta di wagnerismo, talvolta figlia di

un'estetica liberty, è comunque uno dei pochi melodrammi

del Novecento che ancor oggi continua a riscuotere successi.

Dal1914 al2018, è stata messa in scena più di trecento volte in

ventitré paesi stranieri.

 

'Storica' è la rappresentazione del1984 al Metropolitan Opera di NewYork che le GIORNATE INTERNAZIONALI FRANCESCA DA RIMINI 2018 proietteranno il 23 di agosto nel magico fondale della Rocca di Gradara.

Ridotta nella durata, da 2 ore e 43 minuti a 50 minuti per assecondare la fruizione del grande pubblico,

non perderà comunque il fascino di uno spettacolo che ancora,

dopo più di un secolo, sa affascinare, rlflettere e commuovere.

 

CAST:

Francesca, RENATA SCOTTO

Samaritana, NICOLE LORANGE

Ostasio, RICHARD FREDRICKS

Giovanni lo Sciancato (Gianciotto), CORNELL MACNEIL

Paolo il Bello, PLACIDO DOMINGO

Malatestino dall'Occhio, WILLIAM LEWIS.

 

Conductor JAMES LEVINE

METROPOLITAN OPERA ORCHESTRA

METROPOLITAN OPERA CHORUS,

METROPOLITAN OPERA BALLET

 

 

 

SINOSSI


 

ATTO I
Ravenna, case dei Polentani.
Le ancelle di Francesca, figlia di Guido da Polenta, signore di Ravenna, scherzano con un giullare che canta la storia di Tristano e Isotta. Ostasio, fratello di Francesca, lo interrompe. Teme che teme possa svelare alle donne l’inganno ordito ai danni di Francesca per far sposare Gianciotto Malatesta “lo sciancato” (Gianni ciotto, Gianciotto), signore di Rimini, invece del fratello minore di questi, Paolo “il bello” inviato a Ravenna a sposarla per procura. Francesca accoglie al suo arrivo il bel principe riminese che lei crede suo futuro sposo, e gli offre una rosa vermiglia. In questo primo incontro, in lei sboccia un amore profondo e irresistibile. Samaritana, sua sorella, ha un fosco presagio e la supplica di non sposarsi.

ATTO II
Rimini, sugli spalti fortificati delle case dei Malatesti.
Infuria la guerra dei signori di Rimini, guelfi, contro i Parcitadi, ghibellini, e Paolo combatte con onore. Francesca, moglie di Gianciotto, è accanto a lui sulla torre e lo rimprovera per l’inganno subito col matrimonio. Credendolo ferito, lo accarezza e lo prende tra le braccia quasi svelandogli il suo amore. Fuori infuria la battaglia e il crudele e invidioso Malatestino dall’occhio, fratello di Paolo, rientra ferito (all’occhio). Sopraggiunge Gianciotto che, tutto coperto di polvere e sangue, loda il fratello per il suo valore. I due cognati si guardano lungamente negli occhi e riescono a stento a trattenere la reciproca attrazione.

ATTO III
Castello dei Malatesta, camera di Francesca.
Francesca, attorniata dalle ancelle, sta leggendo la storia di Lancillotto e pensa a Paolo lontano a Firenze. Viene insidiata dal feroce Malatestino, innamorato di lei. Dalla sua finestra si vede l’Adriatico. Inaspettatamente entra Paolo che torna dopo mesi di assenza, e i due cognati si guardano palpitando per il reciproco innamoramento. Le parole appassionate di Paolo trovano in Francesca sempre meno resistenza. Leggono insieme la storia di Lancillotto, si sfiorano, sono presi dall’emozione e, al punto in cui nel libro ‘galeotto’ Ginevra bacia il cavaliere, scocca tra loro il bacio fatale.

ATTO IV
Saloni dei palazzi malatestiani e camera di Francesca.
Malatestino sfrontatamente insidia Francesca bramoso di farla sua. Francesca riferisce a Gianciotto le minacce del turpe fratello che, per invidia e per vendetta ribalta l’accusa svelando a Gianciotto l’amore tra lei e Paolo. Nella sua camera, Francesca si risveglia da un incubo. Rivolge dolci parole alla più giovane delle sue ancelle, Biancofiore, ricordando l’amata sorella Samaritana. Biancofiore esce con cupi presentimenti.
La tragedia si compie. Inatteso, arriva Paolo e, mentre i due cognati si avvincono travolti dalla passione dichiarando il reciproco amore, Gianciotto irrompe nella stanza furibondo. Paolo tenta di fuggire da una botola ma gli è impedito dalla veste che rimane impigliata. Gianciotto si lancia contro di lui con la spada sguainata e colpisce in pieno petto Francesca che si è gettata fra i due. Trafigge poi il fratello con la stessa arma. I corpi dei due innamorati cadono avvinti e Francesca “suggella le labbra spiranti” di Paolo “per l’eternità. Gianciotto si inginocchia e spezza la spada insanguinata.

 

Il Flyer dell'evento
Cliccare con il tasto destro del mouse per scaricare il pdf

 

 

 

 

Info:

Gradara Innova | info@gradarainnova.it | +39 0541 964673 | +39 331 1520659

www.francescadarimini.it | info@francescadarimini.it |

 

L’immagine guida delle Giornate 2018 è una libera elaborazione da

Gaetano Previati, Paolo e Francesca, c. 1887.

Bergamo, Fondazione Accademia Carrara

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