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E 'L MODO ANCOR M'OFFENDE
Storie di donne offese dalla violenza. 
Pièce di teatro civile 
sulla violenza di genere 

 

 

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X edizione

Gradara, Rocca Malatestiana, agosto-settembre 2018

Milano, Museo Poldi Pezzoli, 27 novembre

 

E 'l modo ancor m’offende:
Storie di donne offese dalla violenza

Testo di Giuliano Turone
attori recitanti Alessandra Mandese e Giuliano Turone
regia di Igor Grčko

 

Una pièce di teatro civile sulla “violenza di genere”
rivolta agli studenti universitari e delle scuole medie superiori di Pesaro e Urbino

realizzata in collaborazione con la Direzione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Pesaro e Urbino.

SINOSSI

Amor condusse noi ad una morte / Caina attende chi a vita ci spense...

Questo spettacolo di teatro civile sulla violenza “di genere”, che si dipana attraverso il dialogo tra un professore eccentrico e un’aspirante docente di "educazione all'uguaglianza di genere", si apre non a caso con i versi di Dante dedicati a Francesca da Rimini.

Infatti, Francesca, di violenze di genere, ne ha subite più d’una: il matrimonio con l’aborrito Gianciotto Malatesta, impostole con un perfido inganno, la costrizione a subire poi per sempre lo stupro continuato da parte del marito tiranno e non voluto, infine la morte infertale da quel marito dopo che questi aveva scoperto la relazione di lei con suo fratello Paolo.

 

Una storia, quella di Francesca da Rimini, che sembra ideale per accompagnarci in un viaggio nella realtà odierna. Ed ecco allora gli attuali e innumerevoli episodi incresciosi di violenza sulle donne, che vanno dagli abusi più diversi al femminicidio.

Sul versante italiano la pièce si sofferma in particolare sulla storia di Franca Viola, che nella Sicilia degli anni Sessanta seppe negare il “matrimonio riparatore” a colui che l’aveva rapita e stuprata, e sulla storia recente di Lucia Annibali, sfregiata nel volto con un acido dall’ex fidanzato: due donne che hanno dimostrato al mondo intero di essere infinitamente più forti e dignitose dei loro miserabili aguzzini, processati e condannati a pene esemplari. Ma lo spettacolo si sofferma anche su episodi di cui ci arriva notizia da altre parti del mondo. Ed ecco allora che Dante, poeta universale, ci dà lo spunto per riflettere anche sull’universalità del problema della “violenza di genere” e sulla necessità di una battaglia culturale di dimensioni altrettanto universali.

 

Una battaglia culturale i cui passaggi sono oggi puntualmente indicati in un'apposita convenzione internazionale del Consiglio d'Europa, la Convenzione di Istanbul in vigore dall'agosto 2014, la quale obbliga tra l'altro gli Stati membri ad impegnarsi nella ricerca di rimedi – educativi e legali – a questo terribile fenomeno. In particolare, la Convenzione raccomanda agli Stati membri di introdurre nella scuola primaria e media inferiore l'educazione all'uguaglianza di genere (talvolta detta anche educazione sentimentale) come possibile efficace antidoto alla violenza sulle donne per le prossime generazioni e sul presupposto, quindi, che gli innumerevoli attuali episodi di violenza di genere possano diventare, per le prossime generazioni, reminiscenze di tempi lontani.

 

Possibile approfondimento in tema di legalità e diritti umani

In caso di rappresentazioni ad uso delle scuole si potrà far seguire allo spettacolo una conversazione e un eventuale dibattito, a cura di Giuliano Turone, in materia di legalità, principi costituzionali, diritti umani e temi similari.

 

Giuliano Turone è coautore, insieme con Igor Grčko, nonché interprete maschile dello spettacolo. È stato magistrato in servizio attivo dal 1969 al 2007 ed ha lavorato in inchieste di criminalità mafiosa, economica ed eversiva. Ha insegnato tecniche dell’investigazione allʼUniversità Cattolica di Milano. Appassionato di teatro e recitazione, oggi produce e rappresenta spettacoli di teatro civile di sua creazione. Ha creato ed è il responsabile del sito internet Dante Poliglotta (www.dantepoliglotta.it), con un archivio di circa 250 edizioni di traduzioni della Divina Commedia in oltre 60 tra lingue e dialetti diversi.

 

Alessandra Mandese, attrice, protagonista femminile dello spettacolo e docente di recitazione, e Igor Grčko, regista e coautore dello spettacolo, sono pure impegnati in diversi progetti teatrali, parte dei quali sul tema della condizione femminile nella società odierna.

Durata dello spettacolo: cinquantacinque minuti
Il trailer è accessibile in rete all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=aNYbB3A1bjI

 

 

 

Info:

Gradara Innova | info@gradarainnova.it | +39 0541 964673 | +39 331 1520659

www.francescadarimini.it | info@francescadarimini.it |

 

L’immagine guida delle Giornate 2018 è una libera elaborazione da

Gaetano Previati, Paolo e Francesca, c. 1887.

Bergamo, Fondazione Accademia Carrara

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